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Teppisti coi baffi |
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Accanirsi con le unghie su tappeti, divani o mobili, tendere agguati alle caviglie del padrone, essere troppo aggressivi, morsicare, rifiutare la lettiera igienica e fare pipì in giro. Se il tuo gatto fa alcune di queste cose o se le fa addirittura tutte, anche tu hai a che fare con un temibile teppista felino! Di conseguenza sai quanto i problemi comportamentali dell’animale possano complicare una convivenza domestica che in condizioni normali è piuttosto semplice e naturale.
Per fortuna ogni problema ha un’origine: basta essere informati ed osservare con attenzione il proprio gatto per individuarla e porvi rimedio.
Prima di addentrarci nello specifico dei comportamenti scorretti e delle soluzioni da mettere in atto per prevenirli, però, è importante fare una premessa. A volte gli sbalzi d’umore di Felix, i graffi o altre marachelle non sono attribuibili alla sfera comportamentale, bensì a quella medica. Se il gatto sta male, infatti, può diventare aggressivo o reagire negativamente all’ambiente che lo circonda. Un classico esempio sono i disturbi renali o all’apparato urinario, che spesso spingono animali abituati ad utilizzare la lettiera ad urinare in giro per casa, in posti nuovi.
Il primo passo da fare, quindi, è necessariamente una visita veterinaria volta ad escludere complicazioni di natura fisica. Se l’esito è negativo e il gatto è sano, iniziamo pure la rieducazione! |
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L’aggressività è una componente normale del comportamento felino e in quanto tale va tollerata entro una certa misura, ma quando si spinge oltre va ripresa e corretta. Le cause di graffi e morsi a uomini o ad altri animali, di agguati alle caviglie dei padroni o di generici atteggiamenti ostili come ringhi e soffi, possono essere le più disparate.
Come anticipato, è importante imparare ad osservare il proprio gatto per capire meglio quelle che sono le dinamiche causa-effetto, così da essere in grado di arginarne l’aggressività.
Un buon consiglio è di farlo sterilizzare prima dei sei mesi di vita: in caso contrario le dispute per il dominio del territorio tenderanno a farsi più vivaci e accese.
Altrettanto utile è la raccomandazione di promuovere uno stile di vita quanto più possibile attivo e stimolante per il tuo piccolo amico. Un gatto che gioca e rincorre palline, giochini, bastoni “piumati” che diventano irresistibili prede spingendolo a sfogare su di esse la propria aggressività, ha molte meno ragioni di prendersela con le mani e le caviglie del padrone.
Poi ci sono le coccole. Anche in questo caso la regola chiave è: ogni gatto ha il suo carattere, impara a conoscerlo. Se il tuo gatto ti morde quando gli tocchi la pancia, evita di sollecitarlo in quel punto. Se non ama essere preso in braccio ma preferisce essere lui a cercare te quando ha voglia di carezze, accetta le sue scelte. E così via.
Infine evita musica o tv ad alto volume, luci troppo violente, serrate sequenze di immagini video: tutto ciò può innervosire l’animale e renderlo meno mansueto. Molto meglio riservargli un contesto tranquillo e rassicurante in cui vivere. |
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Un altro inconveniente in cui spesso il padrone del gatto può imbattersi sono i graffi a poltrone, divani, letti o altri mobili della casa. Per l’animale graffiare è un’attività normale e anche salutare perché gli consente di tenere i muscoli allentati e gli artigli affilati (provvedi tu a spuntarli con le apposite forbici quando diventano troppo aguzzi). Al tempo stesso graffiare punti della casa equivale per il gatto a marcare i confini del proprio territorio.
Ciò non toglie, però, che se il felino rovina il tuo costoso e amato divano a furia di graffi, difficilmente potrai fartene una ragione pensando che così facendo vive più soddisfatto. Per questo dovresti mettergli a disposizione un tiragraffi, meglio ancora più di uno, sia verticali sia orizzontali. Molto spesso tanto basta a convincerlo a sfogare su questi oggetti il proprio bisogno di “farsi le unghie”, lasciando in pace il resto della casa. Se i mobili o gli oggetti graffiati sono numerosi, posiziona un tiragraffi vicino ad ognuno di essi. E se inizialmente il gatto è riluttante ad utilizzarli, sfregali con un po’ di erba gatta o attaccaci i suoi giocattoli preferiti per invogliarlo.
E quando i tiragraffi non bastano a placare l’animale? Allora devi ricorrere a metodi più persuasivi come spray repellenti il cui odore non è gradito al gatto e lo spinge ad allontanarsi dal mobile. O anche una pistola ad acqua con cui puoi spruzzare leggermente il tuo felino nel momento in cui graffia qualcosa che non dovrebbe graffiare. Dopo qualche “colpo” andato a segno, capirà che non deve farlo e, per evitare la punizione, smetterà. |
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Se il tuo amico è stato abituato fin da piccolo ad usare la lettiera e se questa lettiera è mantenuta pulita con regolarità, tutto dovrebbe filare liscio. Il gatto è un animale abitudinario e se ha chiaro in testa che quello è il posto dei bisognini, in genere si comporta correttamente.
Eppure può capitare che l’animale, soprattutto il maschio, rilasci urina contro mobili o muri per marcare il territorio. In tal caso pulisci subito l’area interessata con un prodotto repellente a base di enzimi che eliminerà l’odore cattivo e dissuaderà il gatto dal ripetere la bravata. Inoltre puoi lasciare una ciotola di cibo nei luoghi presi di mira: è assai improbabile che il felino urini in prossimità del cibo.
Parlando di lettiera, ricordati sempre che la cassetta deve piacere al gatto prima che a te. Magari tu la vorresti coperta, più discreta, ma se l’animale rifiuta di entrarvi perché vi si sente “in trappola”, dovrai assecondarlo e togliere il “tetto”. Anche la scelta del ghiaino da utilizzare è cruciale e ogni gatto ha la sua preferenza. Vai per tentativi e, una volta individuata la lettiera che piace al tuo cucciolo, non cambiarla più o potresti scoraggiarne l’uso. |
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Se il tuo amico è stato abituato fin da piccolo ad usare la... |
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Approfondimento |
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Ribelli con una causa |
Molte delle ragioni per cui anche il più mansueto dei gatti può improvvisamente trasformarsi in uno scatenato ribelle sono attribuibili a situazioni di stress che l’animale subisce e che determinano anomalie comportamentali.
Il caso più classico è il trasloco. Il gatto è molto territoriale e non ama i cambiamenti. Catapultarlo in un nuovo ambiente dopo anni di felice permanenza nella vecchia casa, potrebbe turbarlo assai. Un altro elemento che dà sicurezza al felino e ne stabilizza il comportamento è l’affetto del padrone. Se questo affetto viene a mancare o diminuisce, ad esempio perché in casa arriva un bebé o magari un altro animale che contende la tua attenzione, potresti incontrare problemi.
Altre volte ancora il pelosetto non tollera la presenza di amici, parenti o persone che non conosce e diventa aggressivo quando hai visite in casa. In tal caso prendilo in braccio, rassicuralo e cerca di fargli fare amicizia con i tuoi ospiti o almeno di sopportarne la presenza, nascosto dietro qualche mobile fino a quando il territorio non è di nuovo sicuro! |
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