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Levriero Afgano |
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Corpo: dorso diritto, di media lunghezza, molto muscoloso; rene largo, piuttosto corto; groppa leggermente discendente fino all’arco della coda; costole ben cerchiate; torace disceso.
Testa: cranio lungo, non troppo stretto, ossa occipitali prominenti; stop leggero; muso lungo con potenti mascelle; tartufo preferibilmente nero; mascelle forti con perfetta chiusura a forbice; collo lungo e forte; portamento altero della testa;
occhi: di forma quasi triangolare, risalgono un poco e obliquamente dall’angolo interno a quello esterno; preferibilmente neri;
orecchie: attaccate basse e posizionate all’indietro, portate appiattite contro la testa, ricoperte di un pelo lungo e serico.
Zampe anteriori: in appiombo e con buona ossatura; spalle lunghe e oblique, ben posizionate all’indietro, molto muscolose e forti senza essere pesanti; braccio lungo, obliquo; gomiti ben aderenti alla cassa toracica; piedi forti, lunghi e larghi, ben ricoperti di un pelo lungo e spesso; dita ben arcuate; cuscinetti a contatto con il suolo.
Zampe posteriori: potenti; molto lunghe fra anca e garretto; ginocchio ben angolato; piedi lunghi ma non larghi come quelli anteriori; ricoperti di pelo lungo e spesso.
Coda: non troppo corta; attaccata bassa, presenta un anello all’estremità; rialzata quando è in movimento; ricoperta da poche frange;
mantello: lungo, di tessitura molto fine sulle costole, l’anteriore, il posteriori e i fianchi; negli adulti il pelo è corto e fitto sul dorso, fino al rene; sulla fronte forma un netto ciuffo lungo e serico; sul muso il pelo è corto; zampe e orecchie ricoperte da pelo lungo e setoso.
Colori: tutti i colori sono ammessi |
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La terra d’origine del levriero afgano è l’Afganistan dove ancora oggi è utilizzato come cane da pastore a guardia delle greggi, mentre nel resto dell’Europa e negli Stati Uniti è considerato un cane di lusso.
Ottimo animale da compagnia, l’afgano si affeziona presto alla famiglia d’adozione, soprattutto ai bambini con i quali riesce a essere molto delicato, nonostante la mole.
Sempre gentile e premuroso diviene piuttosto diffidente con gli estranei. Intelligente ma piuttosto testardo, è meglio provvedere sin dalla tenera età alla sua educazione, onde evitare di ritrovarsi un compagno dispettoso e indisciplinato tra le pareti domestiche. Attenzione però a non usare le maniere forti: lui è piuttosto permaloso e si potrebbe offendere.
Se si vogliono ottenere risultati soddisfacenti, meglio armarsi di pazienza e dolcezza, poiché odia le imposizioni. |
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Il suo lungo e setoso mantello richiede cure costanti e, negli esemplari da esposizione, lavaggi settimanali. Spazzolate frequenti eviteranno di ritrovarsi la casa cosparsa di peli, specialmente in primavera, quando avviene la muta. Già perché “mister afgano” non ama essere lasciato fuori, nel giardino, se non per una veloce corsa: lui preferisce i divani, i tappeti e le cucce imbottite alle fresche fronde.
La cura del mantello è inoltre necessaria per tenere sotto controllo i parassiti e le malattie della pelle. Essendo un gran corridore sono indispensabili lunghe passeggiate e corse quotidiane per mantenere elastica e in forma la sua possente muscolatura. |
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Il levriero afgano è un cane che ama correre ed è molto agile e veloce: può raggiungere i 60 km orari.
Questa razza è molto antica ed è stata creata e selezionata per inseguire la selvaggina sui terreni impervi e montuosi. |
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