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Toygers |
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Corpo: muscoloso, aggraziato, forte ma ben proporzionato nell’insieme; medio-lungo o lungo, snello e longilineo; torace profondo; collo lungo e muscoloso;
testa: di media grandezza, profonda, il naso è lungo, largo e diritto; il muso è ovale, dai contorni ben delineati e arrotondati (visto davanti ha la forma di un cuore capovolto); mento largo;
occhi: da piccoli a medi, posti distanti tra loro, leggermente in obliquo, verso la base delle orecchie; colore intenso e brillante;
orecchie: preferibilmente piccole con punte arrotondate; poste ai lati della volta cranica;
zampe: di media lunghezza, solide, robuste; muscolatura ben sviluppata;
coda: lunga, spessa alla base si affila verso la punta; attaccata in basso e tenuta bassa;
pelliccia: corta, folta, molto setosa al tatto, brillante;
colori: i colori di base sono di diverse tonalità: rossastra, sabbia, beige, frumento, fulva o mogano, sottolineati dal disegno tigrato a ricordare il mantello del felino selvatico. La pancia dovrebbe essere bianca, con leggera sfumatura grigiastra. |
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Nato dal desiderio di riprodurre nel gatto domestico il disegno del mantello del regale felino, il toyger non ha nulla di selvatico, se non il suo aspetto. Intelligente, estremamente affettuoso, facilmente addestrabile, amante delle coccole e del gioco, è un compagno devoto e sensibile.
Pur di stare sempre accanto al suo amato padrone si lascia tranquillamente imbragare con un guinzaglio per passeggiare trotterellando al suo fianco (a condizione sia stato abituato sin dalla tenera età).
L’unico problema è che il toyger è ancora piuttosto raro: in Italia ne esistono solo tre allevamenti, ed è piuttosto costoso. |
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Il suo pelo corto, fine e setoso non necessita di cure particolari. Basta una spazzolata settimanale per rimuovere il pelo caduto e per veder brillare ancor più la sua morbida pelliccia.
Il toyer, possiede infatti un mantello particolarmente lucido e brillante: tale caratteristica viene definita “glitter” (scintillante) dallo standard.
Il bagno non è un problema, mentre per una perfetta igiene le orecchie vanno perlustrate periodicamente e ripulite dall’eventuale cerume depositato tra le pieghe, facendo attenzione a non ferire la delicata cartilagine. |
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Il nome toyger deriva dalla composizione delle parole “toy” (giocattolo) e “tiger” (tigre). Questa razza è stata selezionata in California dal Judy Sugden all’inizio degli anni Ottanta.
Judy è figlia di Jeane Mill che negli anni Sessanta contribuì in modo decisivo alla selezione di un’altra razza felina: il bengal. |
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Il suo pelo corto, fine e setoso non necessita di cure particolari.... |
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Il nome toyger deriva dalla composizione delle parole “toy”... |
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